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Perenne l’anelito

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 Partì
                quel giorno
le caviglie affondò nel viaggio
la testa nella prospettiva di strade
infinite,
bagaglio da pezzente ai piedi
vortici di polvere e foglie
fra ciglia e pensieri
 
un miraggio tremante
alimentò i suoi giorni
nutrì di veleni dolcissimi
vene e pupille.
Battevano i polsi al ritmo
di onde
di fortunali improvvisi
d'improvvise schiarite...
...correnti
d'alghe e di pesci
disegnarono i suoi desideri,
ciottoli trovò sulle rive
e frammenti di vetro politi,
conchiglie come orecchi di lattanti
a raccogliere infinità di sussurri,
brontolii di tritoni
malìe di canzoni
da gole azzurre
di sirene
 
(petali rosa e soffioni
vorrei spargere sui tuoi pensieri
 
umori freschi di primavera
oh, come vorrei
penetrassero le fibre
del tuo essere
            così scabro,
irto di giorni
senza giustificazione
senza perdono)
 
 
         …
 
anni passarono
e abbacinanti estati
 
 mattinate d'autunno,
fatte per morire dentro,
 
 e notti,
sulle quali scrivere
con frammenti di gesso
spirali di storie e ritorni.
 
Perenne l'anelito alla levità
di semplici gioie.

 Rosa Maria Cantatore - 22/07/2015 23:42:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

grazie infinite a Cristina e a Nando per la loro attenta lettura, per la loro generosa valutazione...
...e a Sara, come sempre ;) :)

 Sara Cristofori - 20/07/2015 14:01:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

immagini che entrano dentro e coinvolgono, e sempre io vedo sul fondale la tua magica terra :)

 Cristina Bizzarri - 20/07/2015 09:25:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

È un mito questa poesia, che racconta, chiama, chiede, si augura, ribadisce amore. Bella e profondamente vera e concreta, al passato e al presente, come lo sono i miti. Veri, per dire quello che altrimenti non potrebbe essere detto.

 Nando - 20/07/2015 08:35:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Alla prima lettura, ma il mio è un giudizio d’incompetente senza cultura, la poesia è davvero stupenda, costruita con meticolosa perizia lessicografica; s’innalza ancora per l’intensità emozionale del discorso, con alcuni passaggi a fior di spada sulla pelle, tanta è l’intensità delle immaginj, su cui vorrò tornare con ulteriori letture.

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